
La risata feroce: comicità, nevrosi e umanità a partire dal testo. “James Brown si metteva i bigodini” di Yasmina Reza.
La comicità non è una fuga dalla realtà. È, anzi, un modo potente per guardarla in faccia. Ridiamo spesso di ciò che ci tocca più da vicino, che ci mette in difficoltà, che ci svela. La scrittura di Yasmina Reza – pungente, ironica, tagliente – ci invita a guardare le nostre nevrosi quotidiane, le nostre goffaggini e contraddizioni, e a riconoscerle come parte di un’esistenza tragica e comica al tempo stesso.
Il laboratorio parte dal testo “James Brown si metteva i bigodini” come spunto per un’indagine collettiva sulla comicità, su ciò che ci fa ridere e sul legame profondo tra riso e disperazione. Perché la commedia vera – quella che resta – nasce sempre da un abisso.
A proposito di “James Brown si metteva i bigodini”
Jacob, il figlio dei coniugi Hutner, viene ricoverato in una clinica psichiatrica perchè è convinto di essere Céline Dion e in quanto tale vive, parla e si comporta.L’universo rigido e refrattario popolato dai genitori di Jacob, la pavida Pascaline e suo marito Lionel Hunter, «un uomo impietrito che non ha alcuna disinvoltura sociale», viene così incrinato in una spaccatura che non ha nulla di razionale e proprio per questo diventa, ai loro occhi, insanabile. Nel frattempo Jacob fa amicizia con Philippe, un nero che però è un bianco, ed entrambi sono in cura presso una psichiatra che sfreccia lungo i corridoi dell’ospedale su un monopattino fumando sigarette. Una donna che cerca di riabilitare la figura delle sorellastre di Cenerentola, e difende fino allo sfinimento un pensiero «fuori dai cardini» dei «ruoli tracciati da sempre».
Una storia densa di poesia e umanità, tagliente e a tratti impalpabile, come la «foschia» che avvolge i personaggi nel finale. Una storia che parla di amicizie e incomprensioni, di eccedenze e grettezze, di incontri e di adii. “James Brown si metteva i bigodini” è a tutti gli effetti uno psicodramma, uno scampolo di vita tanto reale quanto amara, nella quale si ride e si piange nello stesso momento. È il possibile dentro l’impossibile, la pioggia e il sole assieme.
Destinatari
Il laboratorio è rivolto a giovani e adulti che hanno un’esperienza teatrale pregressae che desiderano mettersi in gioco in un percorso di esplorazione attoriale e drammaturgica a partire da un testo contemporaneo in cui la realtà, spesso crudele e angosciante, viene affrontata e portata in scena attraverso la chiave dell’ironia. Del resto già alla fine dell’800 l’anarchico Michail Bakunin sentenziava: “la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!”. E, oggi come ieri, di distruggere i poteri precostituiti, qualunque essi siano, ne abbiamo un estremo bisogno.
Per partecipare alla selezione occorre mandare una mail motivazionale con una foto, alla mail indicata nei contatti.
Orario:
Martedi 21:00 – 23:00
Insegnante:
Lara Gallo
Costi:
Iscrizione – Assicurazione € 20 e Mensile € 40
Possibilità di pagare l’intero percorso € 280 (iscrizione compresa nel prezzo) in 3 rate:
1° rata € 100 entro il 15 Ottobre
2° rata € 100 entro il 10 Gennaio
3° rata € 80 entro il 10 aprile
È consigliato il pagamento tramite bonifico intestato a Ass. Pilar Ternera
Iban : IT12Z0306909606100000061774
info e contatti:
Silvia Lemmi 340 5915212
formazione@nuovoteatrodellecommedie.it