Secondo appuntamento al Nuovo Teatro delle Commedie con il Progetto Art, un ciclo di incontri sull’arte contemporanea che ha come protagonisti giovani fotografi e videoartisti, che fanno del mezzo un utilizzo ibrido, che oscilla tra l’artisticità tipica della videoarte e della fotografia e aspetti narrativi derivanti dal documentarismo o dal reportage vero e proprio, a cura di Valeria Giuliani e Elisa Ranucci.
Protagonista domenica1 dicembre alle ore 20 Marco Bruciati, che presenterà in anteprima il suo documentario “ I giorni che mi crearono l’infanzia sono soltanto miei” vincitore del festival “Come Eravamo 2013” organizzato da Suricata e Cinemaitaliano.info. Un percorso di un trentenne che, dopo una vita a documentare il presente sente il bisogno di riscoprire il proprio passato personale, e quella magica età dell’infanzia,lontana nel tempo e nei ricordi, più vicina adesso che è nata la sua prima nipote.
All’interno della serata poi utilizzerà gli spazi messi a disposizione dal teatro per proporre una sorta di piccola installazione video con altri tre elaborati audiovisivi collegati tra loro da una tematica di fondo che mira a rappresentare diversi livelli di comunicazione non verbale, Cucina italiana per bulgari, Niente colori, solo facce e paura, Suspended/Togheter Alone.
Marco Bruciati, videomaker livornese, una laurea quinquennale in Cinema Teatro Produzione Multimediali all’ Università di Pisa, alterna la sua attività di docente e formatore in linguaggi multimediali alla produzione video e documentaristica, firmando col fratello alcuni tra i più bei video di artisti come i Virginiana Miller, Nsambo, Sinfonico Honolulu, nonché documentari intensi e poetici come quello presentato in questa occasione. Da sempre appassionato di cinema, è sempre stato interessato dalla differenza tra fatto e verità, nella continua ricerca di quella verità più profonda, una verità estetica e viscerale che si prova solo davanti ad una grande opera cinematografica, così come davanti ad una bella poesia.