Livorno, 24 dicembre 2013 – Giovedì 26 dicembre alle ore 17 appuntamento con il Teatro di tradizione popolare al Nuovo Teatro delle Commedie. La Compagnia del Teatro dei Semplici, diretta da Sandro Andreini, presenta “4 Passi nel Vernacolo”, spettacolo comico-musicale che propone un’antologia di stornelli, parodie, sonetti e barzellette della tradizione popolare della città di Livorno. Lo spettacolo vedrà la partecipazione di Sandro Andreini, figlio d’arte della grande Tina Andrey, Daniela Salucci e Massimiliano Bardocci alla chitarra. Nel corso della serata Franco Bocci, a nome della Compagnia Lirica Livornese consegnerà a Franco Andreini il Premio Vernacolo Livornese giunto quest’anno alla terza edizione alla memoria della grande Tina Andrey.
Tina Andrey, al secolo Albertina Andrei, signora del teatro di tradizione livornese, nasce a Livorno nell’aprile del 1923 Cantante, attrice, calcato palcoscenici importanti, aveva preso parte a diversi festival della canzone in Italia e all’estero, aveva recitato in numerosi film. Gira l’italia e l’Europa, sempre in compagnia del marito, con l’Orchestra Angelini di Torino, a fianco di Nilla Pizzi e Flo Sandon’s, che erano le stelle della canzone di quegli anni. Successivamente si unisce all’Orchestra della Radio di Napoli diretta dal M° Petralia. All’inizio degli anni ’60 poi il suo ritorno a Livorno, Sono gli anni del grande teatro vernacolare di Beppe Orlandi e di Gino Lena, al quale si sono formati gli attori e gli autori che sono succeduti a questi grandi all’interno del quale Tina trova il suo spazio ed un grande successo. E il momento di dischi e programmi radiofonici per Tina, ma dopo la morte di Bepper Orlandi decide di mettere in scena “ Li sfollati” che la consacra a grande attrice del teatro vernacolare. Successivamente sarà la popolana in altri titoli di Orlandi. Importanti poi le collaborazioni con Gino Lena e Giuseppe Pancaccini. Muore a Livorno nel marzo 2012 Portatrice di una livornesità fresca, originale, fu, in primo luogo, una vera professionista della scena, puntigliosa, attenta, infaticabile, capace di spendere un’intera serata di prova per mettere a punto l’intonazione di un «perché», da cui dipendeva il senso e il tono della battuta di risposta.. Riempiva la scena con la sua sola presenza, senza mai eccedere, nei gesti nelle intonazioni, e si offriva generosa ai colleghi in palcoscenico per costruire, ogni volta, il miglior risultato possibile.
Ingresso 10 euro.