Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 il Nuovo Teatro delle Commedie ospita l’International Live Looping Festival.
Tre giorni di musica ambient, elettronica, minimal e avanguardia per performances dall’impatto straordinario.A partire dalle ore 20 installazioni visivea cura di Martino Chiti (aka Urtropode) e Nicola Buttari (aka Pornorobotz), il foyer dell’Ntc sarà animato con installazioni sonora “Ialìno” di Tommaso Dini, installazione sonora Luigi Agostini, e da una guida interattiva all’ascolto a cura di Tommaso Dini, e Marco Lenzi, “insegnante” della guida interattiva di domenica 18. Alle ore 20 sarà anche servito un aperitivo.
Dalle ore 21.30 partiranno le esibizioni degli artisti internazionali, provenienti da vari paesi europei e dagli Stati Uniti: Michael Peters (DE), David Cooper Orton (UK), Leander Reininghaus (DE), John Connell (USA), Luca Formentini / Stefano Castagna (IT), Laurie Amat (USA), Emmanuel Reveneau (FR), Lucid Brain Integrative Project (FR), Nelly Meunier (FR), Kotterplug (IT), Roberto Zorzi (IT), Fabio Anile (IT).
Tutti gli artisti fanno parte di un collettivo internazionale che si organizza attraverso la rete, scambiandosi metodi e idee musicali. Alcuni usano strumenti canonici, altri rari o autocostruiti, alcuni solo la voce, e tutti si appoggiano alla tecnica del looping per creare la loro performance.
Altre città del mondo hanno ospitato il Festival, come Parigi, Londra, Santa Cruz, Brescia, San Francisco e molte altre. Questo fine settimana arriva anche a Livorno e ospita alcuni dei più attivi musicisti del genere della scena mondiale. Uno show con performances innovative e trasversali.
Il live looping è una tecnica che consente di creare in tempo reale strutture musicali articolate senza ricorrere a campionatori o sequencer. Si pratica utilizzando delle apparecchiature in grado di memorizzare in tempo reale delle frasi, dei patterns e poi ripeterli all’infinito consentendo ai musicisti anche un minimo di interventi, per esempio la sovrapposizione di altri patterns, la possibilità di invertire la frase, come sentire il nastro a rovescio, di memorizzarla. Per i musicisti è molto importante ascoltare prima di suonare e quindi occorre esercitare le capacità di ascolto, educazione al suono, e stimolare la fantasia.
Nata negli anni settanta, veniva praticata usando due registratori a bobine collegati con un nastro ad anello. I suoi maggiori esponenti sono stati Brian Eno e Robert Fripp ma anche altri musicisti di area ‘colta’, come Terry Riley. Di solito le performances erano limitate a pochi esecutori e veniva utilizzata in registrazioni o eventi particolarmente sperimentali. Adesso, invece, grazie alla tecnologia c’è la possibilità di avere apparecchiature piccole, portatili e relativamente economiche. Un ritorno a queste forme di espressione semplici, e spontanee è un buon esercizio in un mondo in cui siamo assaliti da una eccessiva spettacolarizzazione e narcotizzati da un ambiente sonoro spesso inquinato.
Questo il programma delle tre serate.
Venerdì 16 Kotterplug, Roberto Zorzi, David Cooper Orton, Michael Peters.
Sabato 17 Emmanuel Reveneau, Luca Formentini/Stefano Castagna, Fabio Anile, Leander Reininghaus.
Domenica 18 Laurie Amat, Nelly Meunier, John Connell, Emmanuel Reveneau + Laurie Amat.
Ingresso 5 euro. Abbonamento tre serate 10 euro.