Saranno sei gli appuntamenti del Nuovo Teatro delle Commedie del Progetto Art, un ciclo di incontri sull’arte contemporanea che ha come protagonisti giovani fotografi e videoartisti, che fanno del mezzo un utilizzo ibrido, che oscilla tra l’artisticità tipica della videoarte e della fotografia e aspetti narrativi derivanti dal documentarismo o dal reportage vero e proprio, a cura di Valeria Giuliani e Elisa Ranucci.
Ad aprire la rassegna, sabato 26 ottobre alle 19 30, Martino Chiti, classe 76, Fotografo e videomaker, studia cinema presso l’Università degli studi di Firenze per poi trasferirsi a Madrid dove frequenta un master triennale di fotografia. Realizza documentari e reportage fotografici oltre a collaborare con progetti didattici educativi. Collabora con festival di arte e spettacolo legati a musica e arti visive.
Regista e videoartista, studia il complesso rapporto dell’ecologia sonora con la società odierna ed è proteso alla continua sperimentazione.
Al Nuovo teatro delle Commedie presenta i suo lavoro Muertes, un estratto dei suoi 21 cortometraggi sulla morte e la fotografia. Un percorso che prende spunto da uno dei saggi più importanti per la fotografia come forma d’arte, la Camera Chiara di Roland Bartes , in cui è messo in luce quel senso di assenza e di morte implicita del mezzo fotografico e della sua capacità di fissare un momento rendendolo eterno e al contempo evidenziandone il suo non essere più. “Ogni immagine fotografica – scrive Bartes- ci presenta due messaggi: uno relativo all’evento fotografato ed un altro relativo ad un brusco colpo di discontinuità. Tra il momento registrato e il momento presente in cui osserviamo, c’e’ un abisso; la traumatica discontinuità creata dall’assenza o la morte” .
A fare da cornice all’installazione di Martino, che sarà ospitata dalla sala teatrale, mentre nel foyer saranno proiettate una selezione di sue fotografie, un aperitivo con selezione musicale by dj Skilo.