MERDREX2
da Ubu Roi di A. Jerry
Testo e regia di Francesco Cortoni, Alessia Cespuglio, Silvia Lemmi,Carlo Salvador, Marco Fiorentini, Andrea Kaemmerle e Gaetano Ventriglia
Il progetto prevede un lavoro intenso e approfondito sul testo “Ubu Re” di Alfred Jarry dove sei attori professionisti, provenienti da tre compagnie diverse, incontrano un territorio e la sua comunità per costruire, prima di uno spettacolo, connessioni profonde di riconoscimento e di esperienze di senso. Il teatro è il luogo per eccellenza dell’incontro, del qui ed ora, ma lo è ancor di più, pensiamo, se l’intero processo di costruzione diviene aperto e dialogante con cittadini che vengono invitati a concorre alla creazione artistica. Per questo abbiamo ipotizzato uno spettacolo che avrà la sua forma compiuta solo dopo l’incontro con la comunità territoriale.
La produzione intende utilizzare il teatro come strumento d’osservazione capace di dialogare con un territorio, creando comunità temporanee e attualizzando e attivando pratiche d’indagine e visioni condivise che vanno nella direzione di creare esperienze che arricchiscono e impreziosiscono il senso del vivere.Il testo “Ubu Re” di Alfred Jarry è stato scelto perché da l’opportunità di riflettere sulla stupidità del potere e della sua arroganza quando non è guidato dalla moralità ed eticità e che sembra contraddistinguere anche l’epoca contemporanea, in cui tutto è lecito e paritario verso il basso, la degradazione e la costrizione. Ma il testo è stato scelto anche perché Alfred Jarry nei suoi scritti teorici sulla funzione ed efficacia dell’arte come “Essere e Vivere” del 1894 porta avanti un discorso che ci ha affascinato e coinvolto e che riteniamo pertinenti al lavoro che vogliamo proporre sul territorio. Ci ammonisce come il “Vivere”, inteso come capacità di mutarsi in forme sempre diverse, discontinue estese nel tempo, sia lontano dall’”Esistere” inteso come eterno, continuo e privo di estensione. Noi molto spesso “esistiamo” ma non “viviamo”, ci costringiamo in un ruolo fisso e non contempliamo altre forme di vita e di pensiero. Ecco con questo progetto proviamo a sperimentare attraverso il teatro una nuova forma di vita lontana dalla quotidianità che ci vuole mansueti, onesti e innocui e lo vogliamo fare con una comunità e con il suo territorio per sperimentare nuove forme di libertà. In fin dei conti, come dice Alfred Jarry, “Vivere è il carnevale dell’essere”.
Produzione Pilar Ternera Gog Magog Teatro , con il sostegno del Teatro La Pergola – Teatro Nazionale
con il contributo del Mic, della Regione Toscana e del Comune di Livorno
Produzione Pilar Ternera/NTC
Distribuzione:organizzazione@nuovoteatrodellecommedie.it