
La fanciulla senza mani
Di e con: Elisa Canessa, Federico Dimitri, Silvia Garbuggino, Gaetano Ventriglia
Produzione: Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie – Livorno
Con il sostegno di: Wintergarten – atelier di teatro permanente
La Compagnia Dimitri/Canessa e la Compagnia Garbuggino/Ventriglia decidono diunire le proprie poetiche e le proprie energie per creare un’opera. In un momento in cuitutto sembra andare verso la divisione, la separazione, l’isolamento, sentiamo il desiderio di incontrarci e lavorare insieme a qualcosa che amiamo.
Da cosa possiamo ripartire? In questo momento di spaesamento crediamo necessario che il teatro riparta da qualcosa di essenziale e vivificante.Da qui l’idea di lavorare alla messa in scena de La fanciulla senza mani, un’antica fiaba che va a toccare il cuore delle cose. Un viaggio nell’esistenza attraverso la gradualeacquisizione della l ibertà e della consapevolezza.Questa fiaba, pur essendo antica, è poco conosciuta e sorprendente in ogni suo passaggio.Cosa accade quando svendiamo noi stessi e la nostra vita? I continui capovolgimenti e leimmagini che si susseguono ne La fanciulla senza mani non sono mai scontati e proprio per questo aprono possibilità di pensiero e di teatro.In un mondo – società mutilante, che ci allontana dal proprio sentire ed agire piùprofondo, La fanciulla senza mani affronta un percorso estremamente simbolico nelquale imparerà a difendere la propria essenza creativa e la propria possibilità di gioia.Quali sono i bisogni dell’anima? La Natura e la Creatività. Attingere nuove idee,una nuova visione della vita.Come attori attraversiamo questa materia nel modo poetico, tragicomico e stralunato che contraddistingue da tempo i nostri lavori.Con una messinscena semplice ma evocativa ed immaginifica, la compagnia darà vita ad uno spettacolo in grado di parlare a ognuno.
“La fanciulla senza mani parla dell’iniziazione nella selva subterranea mediante il rito della resistenza. La parola resistenza pare voler dire continuare senza sosta e significa anche rendereforte, robusto, vigoroso e risoluto, ed è questo il punto fondamentale della storia. Nonandiamo avanti tanto per andare avanti.
Resistenza significa che stiamo facendo qualcosa di essenziale.” Clarissa Pinkola Estés
